Situazione siccità grave: alcuni dati fanno rabbrividire!

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Certamente abbiamo parlato della situazione siccitosa di questi mesi, aggravata da un trimestre davvero molto caldo, con anomalie che alla fine di questo mese saranno del tutto eccezionali.

Vi allego alcuni dati della piovosità in alcune zone toscane, a dir poco agghiaccianti, dove dal 1° Dicembre 2016 ad oggi sono cadute in circa 9 mesi, piogge davvero esigue:

Aggiornamento delle precipitazioni cumulate tra il 1° dicembre 2016 e il 20 agosto 2017

GRAVE SICCITA’ TOSCANA

Tra Arcipelago e Maremma:

Isola di Montecristo 54,8 mm;
Orbetello Laguna 59,2 mm;
Capalbio Selva Nera 84,9 mm;
Isola di Pianosa 97,8 mm;
Isola di Gorgona 100,5 mm;
Rispescia Enaoli 101,7 mm;
Alberese Casello Idraulico 105,8 mm;
Grosseto Aeroporto 116,9 mm;
Monte Argentario AM 117,9 mm;
Monte Calamita AM 163,3 mm.

Le peggiori siccità della storia italiana!

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Stiamo attraversando un periodo climatico molto duro, ma non è raro nel nostro Paese, dove si raccontano cicli siccitosi a volte anche peggiori di quello in atto.

Certo, a complicare la situazione di questo terribile ciclo in atto è anche il fattore incendi, campagne secche e piromani che nella pazza gioia stanno letteralmente mandando in fumo migliaia di ettari.

Proviamo a riassumere con degli amarcord alcune delle peggiori fasi siccitose italiane in breve, elencandone alcune:

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– 1954: da Maggio a Settembre quasi quasi nulle le piogge su Calabria, Sicilia e Sardegna

 – 1959: due episodi, uno alla fine dell’inverno in Veneto, Salento e versante adriatico dell’Appennino settentrionale. L’altro durante la stagione estiva con assenza ininterrotta di pioggia per più di 100 giorni in Sardegna, alta Pianura Padana, bacino del fiume Adige, Piemonte e Liguria.
– 1962: siccità su tutta l’Italia, tra l’estate e l’autunno, per più di 100 giorni. In particolare fascia costiera tirrenica, Sardegna. Soprattutto in Sicilia addirittura fino a 200 giorni senza piogge.
– 1976: primo semestre dell’anno specie in Piemonte, Lombardia, Alpi centrali. Ad esempio a Milano e Como solo 200 millimetri in sei mesi, il valore piu basso degli ultimi 200 anni. Il Po il 20 luglio toccò la portata minima di 335 metri cubi al secondo (il minimo storico era di 275).
– 1980-81: 106 giorni a secco, dal 26 novembre al 13 marzo, in Lombardia, con non più di 20 millimetri di pioggia. Un inverno molto siccitoso per tutto il Nord-Ovest in generale (ma non per il resto d’Italia).
– 1988-89: una siccità davvero intensa tra settembre e marzo, peraltro durante quello che dovrebbe essere il periodo più piovoso dell’anno. Durata ed estensione come non avveniva da 250 anni. Praticamente totale assenza di neve con solo 2 o 3 deboli nevicate. Oltretutto il clima mite e i cieli sereni sciolsero quel poco che c’era, eccetto i ghiacciai perenni a quote oltre i 2500 metri.
– 1989-90: come se non bastasse la siccità si ripeté ancora in questo periodo. Da settembre a gennaio si ebbe appena il 30-50% delle piogge che si hanno normalmente sull’intera Penisola. Dunque ulteriore aggravio del deficit idrico che si protraeva dall’anno precedente, con tanto di razionamento dell’acqua potabile in molte città.
– 1994-95: un’alluvione mise in ginocchio il Piemonte all’inizio di novembre, ma poi scarse o assenti precipitazioni sulla Pianura Padana fino alla fine di febbraio, con l’eccezione poco dopo metà gennaio di una debole perturbazione atlantica che anche grazie alle basse temperature fece nevicare a Milano e Torino, ma furono pochi centimetri.
– 2000: ancora una volta la siccità colpì soprattutto il Nord e durò per i primi 70 giorni dell’anno. Su tutto l’arco alpino la neve non fece la sua comparsa con danni anche al turismo.
– 2001: per la Sicilia e per gran parte del Sud Italia l’estate e l’inizio dell’autunno furono particolarmente avari di precipitazioni. (tratto da centro meteo)

GRAVE SICCITA’: piogge lontane!

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Le ultime analisi modellistiche purtroppo hanno abortito l’unica speranza di piogge al Centro/Sud, zone che stanno patendo più di tutte un ciclo climatico governato dalla carenza di piogge significative.

Da mesi ormai la situazione è semi bloccata, nessun fronte al momento previsto dissetare questa fetta del Paese, ed è pure normale in questo periodo, anche se la classica rottura estiva appare ancora lontanissima.

Sembra davvero incredibile però come neppure una goccia fredda in quota (cut-off), non riesca a penetrare ormai da tempo per dar sollievo alle campagne.

Certamente qualcosa si è avuta ma molto localizzata in queste settimane, mentre molte aree rimangono a secco senza neppure una goccia d’acqua.

Le tendenze a lungo e lunghissimo termine sembrano confermare un trend di grave siccità, le piogge autunnali, che di norma dovrebbero arrivare entro Settembre, specie nella sua seconda parte, sono l’unica speranza.

Una speranza che ci si augura non fallisca, perchè mai come in questi mesi il nostro Paese ha bisogno di acqua e c’è pure chi al primo articolo di speranza piovosa, si lamenta non capendo la gravissima situazione in atto.

Sarà un mese di Settembre secco e siccitoso o continuerà il bel tempo ad oltranza e il caldo?

Da quello che possiamo scorgere a puro scopo statistico il mese nella sua prima parte è in media ancora estivo, mentre nella sua seconda metà c’è la possibilità che qualche goccia fredda possa entrare nelle miti acquee mediterranee apportando i primi temporali autunnali.

Ma purtroppo ormai negli ultimi anni le rotture estive o primi sentori di maltempo sono sempre più circoscritti e sempre meno frequenti o a volte ritardati nelle visioni modellistiche che prima accennano peggioramenti per poi ritrattarli e sempre più posticiparli nel tempo.

Il clima sta cambiando e con esso anche le statistiche dovrebbero essere riviste al periodo in cui viviamo, ecco perchè si analizzano i trentenni e quello in atto è certamente voltato al caldo,molto più di quello precedente.