Agosto, la prima rottura estiva ad opera delle correnti atlantiche?

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Siamo giunti alla metà della 1^decade dell’ultimo mese del trimestre estivo 2018 e possiamo già accorgerci come ci siano notevolissime differenze con l’Estate scorsa, quando proprio in questo periodo l’Italia era alle prese con una fortissima e record ondata di calore.

Questa stagione invece sta mostrando un clima sempre caldo ma molto meno rovente rispetto alla scorsa, resa micidiale da un’ondata molto lunga e persistente nonchè da record, specie per le zone del Centro e parte del Nord.

Questa al momento sta risultando più dinamica, dove il Giugno è stato a tratti molto instabile specie al Sud, Luglio mese per antonomasia più calmo ha confermato il suo pronostico, anche se sui rilievi di molte aree appenniniche non sono mancati i soliti temporali di calore.

Ma tutti ora si chiederanno quando si avrà la prima seria rottura estiva, quella che di regola era frequente nel passato attorno a metà mese, giorni in più, giorni in meno, in modo da potersi organizzare in vista del periodo che è meta della maggior parte di vacanzieri.

Il meteo a lungo termine, si parla solo di linee di tendenza e non di previsioni, indica possibili accenni di cambiamento di origine atlantica, correnti che potrebbero tentare quanto detto, con i primi cali pressori più importanti in area mediterranea e conseguenti decadimenti stagionali.

Di certo al momento non vi è nulla, ma solo abbozzi nei run modellistici, i quali intravedono la possibilità a cavallo della metà del mese, di un primo tentativo da parte delle più miti correnti oceaniche di abbassarsi quel tanto di latitudine, da consentir così la penetrazione delle prime gocce fresche in quota.

L’andamento medio esaminato dei vari centri di calcolo, con run deterministici mette in luce quanto rammentato, con l’Italia che potrebbe sperimentare le prime sortite temporalesche marittime simil autunnali, con i classici temporali di fine Estate.

Diciamo subito che con rottura estiva non si fa riferimento all’Autunno precoce, ma che si potrebbe manifestare il primo colpo importante all’afa, alla calura più fastidiosa, ben consci che la bella stagione avrà ancora da dire fin verso la prima metà di Settembre.

Si alternerebbero così periodi più stabili, seguiti da improvvisi peggioramenti in un contesto di dinamicità, senza nessun anticiclone africano duraturo, anzi, probabilmente la seconda parte del mese d’Agosto potrà risultare meno esposto alle fiammate africane e più propenso a instabilità.

Il tutto è da confermare, a presto!

Arriva il fresco autunnale, ma modelli discordanti dopo le 96-120 ore!

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Le analisi modellistiche odierne, con riferimento al modello inglese di Reading, mette in risalto un trend instabile localmente pertubato con ricadute nella 1^decade settembrina.

Sulla stessa riga il modello canadese Gem, mentre nel run 00 di GFS, come è normale che sia avendo ben 4 run giornalieri, c’è stata una linea evolutiva più soft riguardo al persistere di condizioni autunnali instabili durature.

Anzi il run uscito stamane era voltato ad un’altro principio di caldo dopo la fase fresca dei primi di Settembre, con nuova impennata dell’hp africano sulle nostre Regioni, prontamente smentito invece dall’uscita di poco fa nella corsa 06z.

Cosa c’è di vero sia sulla strada instabile/pertubata o di ritorno dell’hp africano?

Rispondo che è al momento impossibile decifrare la sinottica che verrà a materializzarsi da qui a dopo le 96-120 ore proprio per la dispersione di vedute da parte dei centri di calcolo, che sono tutti in disaccordo!

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discrepanza modellistica con dispersione dei vari membri ens che sono sinonimo dopo le 120 ore di molta incertezza previsionale

Quindi calma ai facili cambi d’umore e panico da “runnite acuta“, la visione su quello che accadrà dopo il 4-5 Settembre è ancora da decifrare, figurarsi su quello che accadrebbe dopo tale soglia.

Di sicuro al momento c’è che arriverà l’Autunno, instabile, fresco e temporalesco con locali piogge e temporali a tratti che potrebbero presentarsi pericolosi in alcune zone, mentre sul dopo ci penseremo!

Come potrebbe andare il mese di Settembre, analisi CFS!

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L’andamento stagionale sta assumendo sempre più caratteristiche eccezionali per la presenza quasi in modo ininterrotto da parte dell’anticiclone africano, stuzzicato dalla Cella di Hadley col monsone africano più a nord della media.

La situazione, tranne brevi parentesi dopo le ondate di caldo intenso o storico, stanno apportando dei “break smorza calura“, i quali sono però solo temporanei e non facenti parte di un deciso cambio di pattern.

Le analisi a lungo termine infatti mettono in risalto un’altra onda di calore, sarebbe la 6^, pronta a minacciare le zone basso europee e l’Italia.

Il tanto agognato cambio di uno schema pressoché statico, appare ad oggi molto lontano e se prendiamo le analisi probabilistiche del modello stagionale CFS, anche il mese di Settembre è visto sulla falsa riga dei mesi precedenti.

Cambierebbe poco nelle zone estreme meridionali, con il modello che ipotizza scenari poco piovosi, mentre al Centro/Nord qualche passaggio instabile o pertubato è possibile, con aumento della piovosità.

Questo è uno scenario che va preso con le giuste pinze, infatti le previsioni a lungo raggio sono solo in fase sperimentale da anni e non sono utili per fare programmi adatti a questo tipo di informazione meteorologiche.