Lungo termine: Dal caldo tardivo della 1^decade, alla rottura stagionale?

L’Autunno meteorologico ha esordito con i rovesci che alla fine si sono manifestati nel messinese tra la serata di ieri 1°Settembre e l’alba odierna apportando i primi accumuli in alcune zone anche abbondanti vicini ai 30 mm.

Su tutti spiccano i valori seguenti:

28.8 mm ALcara Lifusi

28.1 mm Contrada Nicoletta

23.5 mm Montagnareale

22.3 mm Fiorita

21.8 mm Galati Mamertino

20.4 mm Messina SP50bis

20.1 mm San Fratello

Adesso ci attende un ripristino del bel tempo e via via più caldo per la risalita dell’anticiclone africano, il quale porterà nuovamente clima pienamente estivo, con massime anche superiori ai 30°C lungo le coste e picchi over 35°C nelle zone interne.

I modelli hanno cercato di inquadrare al meglio l’andamento della settima ondata di caldo da Maggio, la quale prima era vista molto intensa per il periodo, mentre adesso viene vista leggermente più attenuata nella prima parte della 1^decade.

A seguire, verso la parte finale potremmo assistere un’ulteriore accentuazione del caldo, per quello che potrebbe essere uno degli ultimi “canti del cigno” di questa annata davvero insopportabile più per la sua costanza.

Molti si chiedono quando arriverà la vera rottura e clima più consono al periodo, con vera attenuazione del caldo anomalo.

Spaghi ecmwf per la 2^decade intravedono un cambio con calo termico e forse pure instabilità

Ebbene, questa mattina ci prova il modello inglese ECMWF, il migliore per performance al Mondo, il quale individua con la 2^decade la possibilità di un netto calo termico compatibile al periodo.

Ancora molto incerta è la questione della fenomenologia associata, con qualche membro delle sue associate ENS che da alcuni run abbozza pure possibili scenari instabili.

Il tutto è in cantiere, ma se ciò fosse confermato si aprirebbe, forse, finalmente il primo periodo con i primi affondi meridiani nel cuore del Mediterraneo centrale.

Staremo a vedere, ci aggiorneremo.

Tendenze del modello europeo ECMWF a lungo termine

Salve e ben ritrovati cari lettori, stiamo ancora nel pieno della fase instabile per le nostre zone messinesi, dove stamane è giunto l’ennesimo temporale marittimo che localmente ha assunto carattere di forte intensità.

Interessata la parte nord della riviera soprattutto, con fenomeni a tratti a carattere di vero e proprio nubifragio e con la pioggia che si è spinta fin verso Messina centro, specie la parte a ridosso del mare.

Forte pioggia stamane nella zona nord e centro di Messina, foto di Mario Totaro

Il tempo continuerà a subire disturbi temporaleschi molto localizzati anche nelle prossime ore e fin verso la mattinata di domani, specie all’alba, allorquando si ipotizza un altro possibile scoppio temporalesco nelle acque vicine lo Stretto.

Anche in queste ultime ore alcuni piccoli spunti piovosi molto localizzati hanno interessato il messinese orientale, specie tra comparto tirrenico barcellonese, milazzese e si son diretti verso la fascia peloritana limitrofa, apportando ulteriori apporti piovosi.

Questo scenario subirà però una cessazione presumibilmente nei giorni finale di Agosto con una pausa più calda che si potrebbe protrarre fin verso i primi di Settembre.

Lo scenario medio ipotizzato dal miglior modello al Mondo, ECMWF, vede la risalita di aria moderatamente calda africana che farà tornare giornate estive calde ma senza grossi eccessi e soprattutto la stabilità atmosferica.

Spaghi ECMWF con periodo di pausa tra fine mese e inizio Settembre con risalita termica

Dalla media dell’ultima uscita del centro di calcolo per la visione delle anomalie di geopotenziale, riferito alle carte a 500hpa si evince come possa esserci una pausa di alcuni giorni.

Questo grafico mostra le informazioni relative alle anomalie di 7 giorni di 500 hPa di altezza (29 Agosto – 5 Settembre) derivate dai 
mezzi ECMWF ensemble (ENS)

Si osserva come le zone meridionali europee possano riconquistare maggiore stabilità a discapito del calo dei geopotenziali, avvenuto negli ultimi avvenimenti piovosi, che hanno elargito copiose precipitazioni specie nelle nostre zone messinesi.

La cartina mostra quindi la propensione delle alte pressioni a ricucire quella stabilità persa nelle ultime giornate agostane, con prevalente scenario medio settimanale che va dalla fine del mese ai primi 5 giorni di Settembre.

Quello che accadrà dopo sarà trattato prossimamente, anche perchè c’è una netta discrepanza modellistica.

Occhi puntati a domani 24 Agosto, serio maltempo, possibili nubifragi!

Oggi 23 Agosto la situazione meteorologica nel messinese è sempre improntata a un’attività termo-convettiva diurna, con sviluppo di possibili temporali nelle aree interne.

Essi dovrebbero esaurirsi nelle zone montuose verso il tardo pomeriggio e la serata, mentre attivarsi nelle zone tirreniche in mare dalla tarda serata, avamposti di quello che potrebbe essere il serio peggioramento di domani 24 Agosto.

Alcune simulazioni dei lam ad area ristretta, come ho allegato qui sotto, stanno calcolando valori esorbitanti di pioggia, la quale potrebbe cadere già dalle prime ore dell’alba prossima.

Situazione dunque da seguire e da attenzionare, perchè in gioco c’è tantissima energia pronta per esser dissipata non appena i giusti parametri lo consentiranno.

E per domani ci sono tutti i presupposti per piogge localmente abbondanti nel messinese, specie versante tirrenico e Stretto di Messina, nonchè alto versante ionico esposto a due regimi con correnti sia da sud che da W/NW.

Il WRF NMM 2 km vede anche un coinvolgimento dell’alto versante ionico messinese

Infatti le correnti deboli occidentali, attorno una possibile linea di confluenza che tenderebbe a instaurarsi a ridosso del messinese e che potrebbe poi amplificare le cumulate, incentivate anche da parametri ideali per favorire lo scoppio delle aree convettive.

Esse si presenterebbero a forma lineare, dalle possibili caratteristiche semi stazionarie in loco, con rischio elevato di nubifragi o alluvioni lampo.

Individuare l’esatta area dove si instaurerà tale confluenza venti è arduo, ma in linea di massima i lam la stanno inquadrando tra comparto tirrenico e Stretto, reggino, aree dove sarà possibile vedere piogge davvero abbondanti nelle 24 ore.

Energia potenziale disponibile che sarà convertita in energia cinetica sottoforma di temporali

Il tutto verrà certamente aiutato anche dai mari molto caldi in codesto periodo, valori di cape index attorno ai 2000 J/KG e acqua precipitabile fin sui 50 mm.

Acqua precipitabile a valori di fondoscala, sintomo che cumulate davvero
importanti potrebbero alla fine sommarsi a fine evento nel messinese, Stretto di Messina

Possiamo concludere dicendo di fare attenzione e prendere le giuste precauzioni in caso di forti manifestazioni temporalesche marittime che potrebbero apportare cospicui apporti pluviometrici in alcune zone ristrette del messinese.

Non sostare in caso di temporali forti a elevate intensità con abbondanti e violente piogge ad elevato rain/rate nelle zone a ridosso di corsi d’acqua, per possibili piene repentine e/o smottamenti, con conseguenti flash flood (alluvioni lampo localizzate).

ANALISI MODELLI: novità o stasi meteo?

 

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Anche oggi inoltriamo il nostro sguardo al futuro meteo prossimo e lo facciamo con l’ausilio dei vari centri di calcolo, i quali ci fanno intravedere alcune speranzose probabilità di uscir fuori dal vicolo cieco della stasi meteorologica.

Se da un lato abbiamo già visto come l’alta pressione prenderà possesso di buona parte d’Italia, tranne locali infiltrazioni fresche dai quadranti orientali all’estremo sud, dall’altro volgiamo lo sguardo più in la con le carte e proviamo a tracciare un quadro probabilistico di ciò che potrebbe cambiare entro la 2^decade.

Va premesso che lo sconvolgimento barico europeo ad opera degli ex uragani è in atto e nella prima fase produrrà un allungamento dell’anticiclone delle Azzorre verso le zone italiane, soprattutto versanti tirrenici.

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Questo steep potrebbe esser definito come arco di tempo approssimativo e con percentuale di riuscita medio/alto fin verso il 4-5 di Ottobre, mentre in seguito ci accorgiamo che la prognosi resta riservata.

Infatti, con le analisi della deviazione standard ( che semplificando è la condizione  nella quale una certa zona geografica si viene a trovare dove sussiste una certa dispersione statistica, vale a dire una stima della variabilità).

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Più vediamo un colore arancione-rosso nella cartina in allegato più si manifesta una bassa affidabilità previsionale per l’area interessata nel target 7-8 Ottobre, con lo scenario che è ben lungi dall’esser inquadrato.

L’anticiclone che intanto dai primi di ottobre si sarà ingrassato in atlantico e con le sue propaggini più orientali allungato fin verso le nostre aree, in seguito, a seconda l’accelerazione o meno del Getto atlantico, potrebbe esser scalfito sia da nord che da nord/Est con alcune gocce fredde.

Sarebbe questo il 1° sintomo di invecchiamento del colosso anticiclonico, con le “ottobrate” che potrebbero ben presto esser ai titoli di coda dopo aver regalato l’ennesima stasi meteo in molte zone del Mediterraneo centrale.

L’unica condizione di un peggioramento del tempo entro la fine della 1^decade o l’inizio della 2^ è dunque da ricondurre a queste figure bariche, le quali erodendone la parte settentrionale o orientale del fianco anticiclonico, si potrebbero insinuare in area mediterranea.

Siamo solo in campo ipotesi sia chiaro, ma i principali modelli oggi come Reading, Gfs, vedono tale possibilità che andrà valutata nei prossimi aggiornamenti delle loro corse serali.

L’Autunno piovoso sale in cattedra a inizio Ottobre secondo il modello americano!

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L’Autunno cerca la strada da percorrere e calca l’acceleratore facendo sul serio a inizio Ottobre secondo l’evoluzione del modello americano GFS, che da alcune corse mette in risalto un affondo pertubato atlantico nel cuore del Mediterraneo centrale.

L’evoluzione è molto incerta trovandosi ancora a circa una settimana di distanza, ma da alcuni run il centro di calcolo statunitense prova a trovare la via corretta proponendo l’entrata nel Mediterraneo centrale di una goccia d’aria fredda in quota.

Diciamo subito che, seppur da più corse tale modello veda tale sinottica, c’è un problema sull’affidabilità che è tutt’ora scarsa, ed è da ricondurre agli ex uragani, che una volta giunti nel nostro Continente sotto forma di depressioni, vengono agganciate dal flusso atlantico.

Tale mossa è deleteria per la visione modellistica, che ha enormi difficoltà a volte perfino nel breve-medio termine, data la tendenza di “disturbo”  da parte di queste figure bariche.

Esse risultano delle “mine vaganti” e condizionano le westerlies (venti occidentali atlantici nel nostro emisfero Boreale), con netti cambi di rotta tra una corsa e l’altra dei modelli fisico-matematici.

Quindi armiamoci di pazienza e non facciamoci ingannare da alcuni run che propendono per una soluzione piuttosto che un’altra, dato che per conoscere il tempo che farà nei primi di Ottobre bisognerà aspettare qualche altro giorno per poter capire cosa la natura deciderà di fare.

ANALISI MODELLI: domenica passaggio instabile, possibile peggioramento!

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L’interazione tra una massa d’aria fresca balcanica, scorrendo sotto il bordo orientale e meridionale dell’anticiclone che intanto si posizionerà nelle zone scandinave, sarà causa di un peggioramento del tempo nelle zone mediterranee.

a risentirne potrebbero essere le aree tirreniche fin verso il Sud della Penisola, tra domenica 24 e lunedì 25, da ovest verso est.

Domenica infatti potrebbero esserci le condizioni ideale per la genesi locali piogge e temporali che si muoverebbero dall’area tirrenica verso levante, interessando cosi alcune zone italiane, soprattutto del Centro/Sud.

In attesa di conferme per l’allineamento modellistico, diciamo subito che ancora ci sono molte discrepanze circa l’intensità e la tempistica del peggioramento che comunque appare probabile.

La visione più estrema è senza dubbio quella del modello canadese GEM che vede addirittura un profondo vortice mediterraneo colpire la Sicilia e poi il settore ionico del Sud tra 24 e 25.

Gfs mantiene una linea soft nell’ultimo suo run dell 00, alternando corse più pertubate ad altre meno, mentre i modelli europei UKMO e READING scelgono una via di mezzo, con un peggioramento localmente intenso, principalmente riguardante il Sud.

Ci aggiorneremo nei prossimi run, a presto!

Analisi modelli: caos a fine mese, quale azione prevarrà?

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Oggi i centri di calcolo confermano alcune interessanti mosse, da una parte il canadese GEM che è il più pertubato, in quale evidenzia la formazione di una forte fase di maltempo autunnale nel bel mezzo dei nostri mari.

Se prevalesse questa ipotesi del centro di calcolo canadese, si potrebbero avere piogge intense dapprima al Nord/Ovest e le zone dell’alto Tirreno, poi buona parte delle aree tirreniche centro-meridionali, fin verso la Sardegna, Sicilia e Calabria. (affidabilità bassa).

Il modello americano opta per una linea più soft con una fase instabile tra sabato e domenica, poi a seguire altra instabilità entro fine mese nel bel Paese, ma senza una vera e propria depressione isolata nei nostri mari.

Questa del modello americano sarebbe una sorte di via di mezzo tra il canadese e l’europeo Reading, che intanto ha fatto una marcia indietro rispetto ai giorni scorsi, circa la fase di maltempo dettata dall’interazione di correnti fresche balcaniche con quelle mediterranee. (affidabilità medio/bassa)

L’Europeo fu il primo ad abbozzare un vortice mediterraneo negli scorsi run, ma adesso sta lentamente ritrattando tutto, a discapito di alta pressione anche a fine mese. (affidabilità bassa)

Riepilogando i centri di calcolo per quel che concerne fine mese, diciamo oltre le 144-168 ore sono ancora nel bel mezzo dell’indecisione, bisognerà quindi aspettare per avere maggiori chiarimenti su ciò che potrebbe scaturire dall’isolamento dell’anticiclone a latitudini settentrionali europei.

L’ipotesi più probabile al momento è che nel prossimo week-end possa materializzarsi una prima fase segnata da un pò d’instabilità nel versante tirrenico, in progressione verso est, che interesserà soprattutto il medio-basso versante e la Sicilia.

Il centro di calcolo americano: ultime news meteo

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Il modello americano questa mattina propone una continuazione della 1^decade addolcita senza più caldo e temperature consone al periodo in essere.

Non si ipotizzano nemmeno grossi sconquassi sotto l’aspetto del tempo, con una leggera intrusione fresca in quota dal giovedì 7 in poi, la quale potrebbe solo essere un segnale di attività termo-convettiva sui rilievi della Penisola.

Infatti il centro di calcolo statunitense non vede l’arrivo di nessuna pertubazione organizzata, l’Italia si troverebbe così nella classica situazione di stallo, con Estate calda ormai un ricordo, ne pertubazioni vere da causare maltempo organizzato.

Le uniche note instabili, localizzate al Centro-Nord e localmente all’estremo Sud, avverrebbero a causa di queste infiltrazioni fresche in quota tra 7 e 9 Settembre.

 

Gli scenari contrapposti di Reading e Gfs: analisi scenari!

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Da qualche giorno, per chi è attento e segue le vicende del meteo analisi modellistici, si accorgerà che i due centri di calcolo internazionali dipingono scenari diversi e contrastanti uno dall’altro.

Il primo, il prestigioso modello fisico matematico di Reading, ecmwf vede una penetrazione franca delle correnti atlantiche in area mediterranea, con target 9-11 Settembre dritte nel cuore italiano.

Ne nascerebbe una forte prima pertubazione autunnale a tutti gli effetti, preceduta da forti correnti meridionali e abbondanti piogge da scirocco nelle zone esposte della Penisola.

Diverso invece il responso del centro di calcolo americano Gfs, il quale nei suoi run, da alcune corse, propone un isolamento di un cut/off (goccia fresca in quota) nei mari attorno alle zone meridionali e Sicilia.

Ne scaturirebbe cosi un periodo instabile al Sud e nell’isola, a partire dalla giornata dell’8 Settembre in poi, mentre il resto della Penisola, aree costiere in genere, sarebbero governati da un tempo discreto con sola attività termoconvettiva diurna sui rilievi.

Nei prossimi giorni vedremo chi la spunterà e quali potrebbero essere i risvolti per la parte finale della 1^decade del primo mese autunnale meteorologico.

Serio affondo atlantico, Reading ci crede!

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L’arrivo di un periodo molto fresco coinciderà con l’arrivo anche delle prime pertubazioni autunnali, quelle serie  per intenderci, dove potrebbero finalmente produrre anche un cospicuo approvvigionamento idrico in molte zone.

Lo abbiamo già visto tra ieri e oggi con i forti temporali che tutt’ora, come da previsione, stanno scendendo verso Se e nelle prossime ore interesseranno soprattutto la zona campana anche con nubifragi.

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Poi qualche giorno di pausa, il tempo di rifiatare, prima di un vero affondo autunnale che dispenserebbe piogge anche abbondanti da parte di una saccatura preceduta da correnti sciroccali, nella quale il modello inglese di Reading ci crede da alcune corse a questa parte.

Insomma, l’Autunno tenta di avvolgere gradualmente la scena, se ci riuscirà pienamente lo vedremo nei prossimi giorni, confermando o smentendo tale proiezione del modello ecmwf.