Terza decade Luglio, un mese dopo potrebbe tornare il caldo ESTREMO!

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Siamo ormai giunti al giro di boa stagionale, metà trimestre se ne andato e gli estremo meteo ormai sono realtà sotto i nostri occhi, da Nord a Sud hanno sperimentato un’Estate praticamente “pazza”!

Se iniziavamo con un Giugno praticamente anomalo per molte zone europee, con la più forte ondata di caldo della storia per molte aree, poi passavamo alle devastanti grandinate e maltempo e adesso potremmo ritornare ai canoni di un mese fa.

Stiamo parlando del ritorno del caldo estremo, quello che con asse similare alla stagione 2003 ha scatenato anche la recente ondata di super caldo a Giugno, simile se non identico asse.

Lo fiutano ormai da giorni i modelli fisico-matematici, fidatevi, quando accade che i simulatori numerici migliori si intestardiscono verso la via del gran caldo, quasi mai falliscono.

Vi chiederete se sarà come un mese fa anche in Italia.

Al momento appare impossibile rispondere con certezze, anche perchè il tutto è riscontrabile sulle carte dal 22-23 Luglio in poi, e al momento come allora, si aspettavano gli ultimi giorni per inquadrarne l’asse.

Il fulcro del grande caldo al momento è visto sempre tra Penisola Iberica, Spagna e Francia, per poi arrivare fin nel Sud della Gran Bretagna e aggirare le Alpi e mittel Europa.

Uno scenario che ad oggi appare lievemente inferiore come portata, almeno per le isoterme della media modellistica, tranne che per il modello canadese GEM che col suo run giornaliero evidenzia un remake del caldo record di un mese fa.

Vedremo dunque se confermare o meno tale tendenza anche per alcune Regioni italiane, segnatamente quelle del Nord, anche perchè per il resto della Penisola, pur facendo caldo o molto caldo, al momento non sono viste nel vero obiettivo.

Altra ondata intensa di caldo dal week-end al Sud.

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L’ondata di caldo storica per molte zone del settore centro-occidentale europeo, Nord Italia e mittel Europa è archiviata ma non per questo il tempo è rinfrescato, fa ancora caldo anche se il peggio è passato.

Adesso rimarrà caldo e soprattutto afoso o molto afoso su molte zone della Penisola, anzi, ci attende una nuova risposta sub-tropicale principalmente relegata alle zone del Sud e Sicilia.

Il tutto inizierà dal week-end, tra 7 e 10 Giugno, sancendo così di fatto un lungo periodo di temperature sopra media per molte zone italiane.

Saranno comunque fiammate di breve durata, massimo 2 o 3 giorni, anche se con i mari ormai caldi sarà molto afoso il clima vicino le aree costiere e meno sopportabile rispetto a Giugno.

Ricordiamo che i mari hanno subito nel giro di 2 settimane un vistoso aumento, passando dal sotto media netto al sopra media (ora anche anomalie superiori ai 3-4°C).

Ai prossimi aggiornamenti.

Tra oggi e domani il caldo record al Nord, temperature ed afa un mix micidiale per la Pianura Padana! Intanto crollano alcuni record assoluti in quota!

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Ormai siamo giunti alla giornata del 27 Giugno 2019, data che potrebbe essere storica per molte zone, dove in qualche caso si potrebbero registrare record di caldo anche assoluti, perfino superiori alle tremende ondate storiche citate come 1983 o 2003.

Il Nord sarà senza dubbio la zona più colpita, ma farà caldo forte anche al Centro, meno coinvolto il Sud e la Sicilia, ma pur sempre con clima assolutamente estivo e caldo.

Dicevamo dei possibili picchi estremi, oggi infatti a 1500 mt circa  (850hpa), isoterme da record potrebbero alla fine esser registrate nei radiosondaggi, dove per altro si è stabilitò un valore record già come geopotenziale al Nord di sempre con 597dam.

I precedenti maggiori si sono avuti nel 2015 e 1983 rispettivamente con 594.6 e 594.5, mentre il 2003 ebbe un 594.0 dam.

Altro record alla quota di 850hpa (in questo caso 1620 mt) per Linate Milano che con un 24.2°C batte perfino l’Agosto 2003 di 0.2°C di grado.

Zero termico a 4600 mt e temperatura di 13.7°C a 3090 mt, incredibile, con i 500hpa rilevati alla quota di 5980 mt.

I gpt sono superiori ai 588 dam in tutta Italia…

A presto!

COLOSSALE ONDATA DI CALDO in arrivo per Spagna,Francia, Paesi bassi e Nord Ovest italiano. SARA’ STORICA!

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Le mappe non fanno altro che confermare, ormai mancano poco più di 48 ore al manifestarsi della potenza di un mostruoso anticiclone sub-tropicale che dal comparto algerino tenderà a gonfiarsi con una lingua di aria torrida verso le zone francesi, spagnole e del Nw italiano.

Queste le zone più esposte e dove si rischieranno molti record sia mensili che assoluti, per via di alcuni parametri che coincidono anche nel periodo di massima quantità di luce solare a disposizione.

Da oggi 25 Giugno 2019 sarà un crescendo di temperature estreme, prima localizzate, oggi in aree non consuete a veder simili picchi, poi da domani via via più estesi fino a raggiungere il culmine tra il 27 e 30 a secondo delle varie zone colpite.

Diciamo subito che per quel che riguarda il nostro orticello italico il Nw rischia decine di record mensili e assoluti tra zone piemontesi e lombarde occidentali soprattutto, tra 27 e 28 Giugno, con picchi estremi che alcuni lamma intravedono oltrepassare la soglia dei +40-42°C.

Sono temperature degne del Continente africano e non di quelle che normalmente dovrebbero registrarsi in codeste aree, soprattutto visto e considerato la latitudine dove si trovano.

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Fa davvero impressione anche vedere i massimi di geopotenziale, quasi a fondoscala, dove l’aria infuocata verrà schiacciata verso tali zone, avvitandosi verso il basso e senza alcuna possibilità che vi siano sviluppi termoconvettivi.

Aria quindi secca, stabilissima, torrida con bassi indici di U.R., con correnti favoniche che dalle zone alpine ridiscenderebbero verso il Nw italiano creando la condizione ideale, quasi perfetta, per la possibile demolizione di tantissimi record storici, superiore come portata a singolo evento anche alle temibili ondate del 1947 -1983 -2003 tanto per fare degli esempi.

Vedere sulle proiezioni picchi fantascientifici di 42-44°C in  Pianura Padana, anche nelle sole simulazioni numeriche, fa più che impressione e mai soli 50 anni fa qualcuno ci avrebbe scommesso che si sarebbero potuti neppure vedere nelle mappe come ipotesi.

Se da un lato la situazione per noi è sulla carta di tipo eccezionale, lo sarebbe perfino di più per la Francia, soprattutto la parte centro-meridionale della Nazione, con picchi che arpage 0.1 vede perfino superiori anche di 45-46°C.

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Facile dedurre che se le reali isoterme che entreranno saranno quelle effettivamente intraviste dai super calcolatori, con il colossale ecmwf che vede una pazzesca temperatura di +30°C a 850hpa arrivare in area francese, simili temperature sarebbero veramente possibili.

Staremo a vedere poi dagli effettivi radiosondaggi quali isoterme nella libera atmosfera avranno abbordato tali aree, così da annotare a fine ondata tutti i record di caldo che con altissima probabilità sconvolgeranno intere aree menzionate.

Europa dentro la fornace, sarà più forte del 2003 in molte zone come “singolo evento”!

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Ecco una stima delle temperatura massime ipotizzate al Nord Ovest per la giornata più cocente, prevista il 28 Giugno 2019, la quale rischia di esser ricordata come la più “incandescente” della storia di queste zone.

 

Le mappe che da giorni osserviamo nei centri di calcolo internazionali stanno confermando e ampliando, sia in durata che intensità, la lingua di fuoco algerina che prenderà cammino fin dentro il cuore del vecchio Continente.

Adesso possiamo ben dirlo, man mano che il cerchio si stringe e la tendenza acquista sempre più forma in accuratezza verso un parametro, quale la temperatura, con i modelli fisico-matematici che affinano la previsione man mano che ci si avvia all’evento.

Evento di caratura STRAORDINARIA, oserei dire di natura mai vista da quando abbiamo l’opportunità di vedere in rete le mappe, con pure gli archivi storici alla mano.

Certamente fa paura come un HP Sub-Tropicale così maestoso possa compiere un giro del genere, innalzandosi dal settore algerino fin verso le Baleari prima, passando per Spagna, Francia e fin a ridosso dell’Inghilterra, finendo la sua corsa tra la Mittel Europa e le nostre zone più settentrionali.

Questo percorso è quello relativo alle zone a maggior rischio di temperature straordinarie, in luoghi dove è rarissimo o non è mai avvenuto prima vedere certi valori, almeno sulla carta alle quote di 850hpa e 500hpa.

Certamente la storia va prima scritta, è giusto anche questo, ma a vedere i vari parametri fa davvero impressione e ci conferma sempre di più come il cambio climatico, la natura non ci interessa in questa sede, sia ormai realtà sotto i nostri occhi.

Dicevamo dell’hp che compierà una mossa schietta e senza pietà, dove aggirerà varie Nazioni centro-occidentali europee e poi, con senso orario sprofonderà verso Sud, come avevo scritto in questo precedente articolo: https://meteogiovannimicalizzi.wordpress.com/2019/06/19/terza-decade-di-giugno-analisi-sulla-possibile-ondata-sub-tropicale-a-livello-emisferico/

Ecco, tale mossa sarà causa di una delle più forti ondate di caldo della storia europea, quella del 2019 rischia di far impallidire perfino il 2003, ma come “ondata singola“, non come trimestre estivo, sia chiaro questo!

Dicevamo delle mappe, esse sono assurde, quasi da sconforto per chi non ama la canicola e vive in Città senza poter aver dei benefici rinfrescanti, con picchi che in varie Nazioni potrebbero stabilire record sia mensili che addirittura assoluti in modo esagerato, surclassando anche di parecchi gradi quelli precedenti.

Lo dicono le mappe sia chiaro, soprattutto visto un parametro come la temperatura che di certo non è come quello della pioggia, dove risulta molto arduo poter stabilire se e quanto pioverà, dove la predicibilità è molto elevata di successo.

Vedere soprattutto valori oltre i 40°C con picchi di 42-43°C se non oltre tra Francia, Mittel Europa e alcune zone del Nord Italia, fa una certa impressione, con ghiacciai che potrebbero subire un grosso affanno anche per la durata di tale ondata di fortissima calura.

Si sperava che i modelli potessero quanto meno stemperarne la durata, ma a quanto pare, sembra confermato anche quello, parliamo di un inizio di ondata di caldo che dal 24-25 tenderà a nascere e via via prenderà possesso di parte del Continente.

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Quota di 850hpa (circa 1500 mt s.l.m.)

Acquisterà forza, e sposterà il suo asse d’azione fin verso le zone menzionate, compiendo un  giro stile terribile annata 2003, ma stavolta appunto, come singola ondata di calore, essa potrà essere perfino più forte, stracciando molti record di caldo sia assoluti che mensili.

PS. Per l’Italia, seppur non presa in pieno come zone tipo la Francia, dobbiamo riconoscere che i modelli negli ultimi due giorni hanno intensificato la calura al Centro-Nord, specie in aree del Nord.

Zone come la Pianura Padana rischiano di esser avvolte dalla fornace storica, ad oggi il nuovo VF3 conferma isoterme di fuoco mai arrivate prima d’ora in Giugno per questa zona, dove si tratterebbe della più forte ondata di caldo di sempre per questo mese e forse, della storia. (ma su questo dovremo aspettare i dati per stabilirlo).

Una cosa è certa, arriva una massa d’aria infuocata che ingloberà diverse Nazioni con criticità da bollino rosso e nero per alcuni luoghi soprattutto vista la durata, pericolosa per soggetti deboli come bambini e anziani.

Ci aggiorneremo.

Confronto a 850-500hpa con l’ondata storica Agosto 2003 e imminente Giugno 2019

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Agosto 2003 la carta che ad oggi detiene i recor di caldo per buona parte del Continente centro-occidentale.

 

L’imminente ondata di caldo sub-tropicale che potrebbe apportare un severo innalzamento termico dai connotati storici su buona parte dell’Europa occidentale, con l’Italia al momento solo sfiorata, prenderà corpo a partire dalla parte centrale della 3^decade.

Carte Agosto 2003

 

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Confrontiamo le carte a 850-500hpa che ci elargiscono i run modellistici con quella colossale del 2003 per vedere se almeno sulla carta questa batte quella di allora, che e’ rimasta storica per buona parte dell’Europa centro-occidentale.

Ecco ora le carte relative in linea di massima a quella che dovrebbe manifestarsi entro fine mese Giugno 2019

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Come possiamo vedere questa imminente che i modelli fisico-matematici ci mettono in evidenzia, rappresenta una pura follia meteoclimatica, dove già all’occhio balza una maggiore e netta estensione con forza  rispetto a 16 anni fa.

Sulla carta quella che si prospetta ha tutte le potenzialità, per alcuni Paesi come la Spagna, Francia e Mittel Europa soprattutto, per avere la supremazia ed esser catalogata come la più forte della storia da quando si archiviano i dati.

Resterà ora alla natura confermare quanto sulla carta noi riusciamo a immaginare, con molte Città tra Europa centro-occidentale che rischiano non solo i record mensili ma anche quelli assoluti.

Fa davvero impressione come la lingua di fuoco con l’isoterma di +25°C si spinga così in alto nell’area francese e a nord delle Alpi, sintomo dell’immane forza di un HP SUB-TROPICALE MAI VISTO con tale potenza, sia per la grandezza sia per durata, nelle zone prese di mira così alte di latitudine.

Ancora la configurazione deve esser inquadrata nei dettagli, sia per quanto concerne la durata che per la sua estensione, ma già appare subito molto più forte di quella record avuta molti anni fa nell’Estate tremenda che mezza Europa ricorda.

Non ci resta che attendere la fine dell’evento per vedere poi, dati alla mano, se l’Agosto 2003 verrà stracciato per molte Città di paesi come Spagna, Francia e Mittel Europa.

PS. Per l’Italia al momento, tranne le zone a Nord che potranno avere caldo intenso, non si vede uno scenario dantesco, ciò non toglie che le zone settentrionali possano subire pesanti anomalie positive localmente di portata storica, ma molto meno intense ed estese rispetto alle aree citate.

Terza decade di Giugno, analisi sulla possibile ondata sub-tropicale a livello emisferico!

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Siamo alle soglie dell’Estate astronomica, che scatterà tra due giorni 21 di Giugno e terminerà il 23 Settembre, dove in questo periodo si ha la maggior insolazione e luminosità.

Questo è un periodo dove iniziano le dinamiche atmosferiche improntate all’innalzamento della Cella di Hadly, conosciuto come (itcz) in ambito meteorologico.

Questo quando si innalza ed è sopra media, accresce le possibilità che l’anticiclone africano possa espandersi verso Nord, raggiungendo anche il nostro Paese e le zone europee meridionali.

Ma l’anomalia vista soprattutto negli anni 2000, dove si sta raggiungendo il picco di frequenza e intensità delle masse d’aria caldissime e torride è ormai a livelli ragguardevoli con a capo il trimestre 2003, annata terribile per molte zone europee e italiane.

Proprio l’anomalia barica di quell’annata, che partì già dalla seconda parte della Primavera e perdurò per i mesi successivi, con pochissime pause, vide un anticiclone africano elevarsi con intensità e frequenza mai viste prima.

Paesi come Francia, Italia soprattutto del Centro-Nord e Mittel Europa, furono preda di assalti maestosi di un impianto anticiclonico epocale soprattutto per durata ma in alcune fasi anche per intensità.

Meno esposto invece fu il settore del Mediterraneo orientale e dei bassi settori balcanici e estremo Sud Italia, anche se fu caldissimo ma non estremo come nelle zone menzionate.

Detto questo, facendo un rapido amarco di allora e volendo solo analizzarne l’aspetto barico in generale medio di ciò che i modelli fisico-matematici ci elargiscono in questi giorni, come impianto la prossima ondata di caldo è riconducibile proprio come asse d’entrata a quella terribile annata.

Dal 22-23 Giugno si prospetta infatti l’innalzamento dell’hp africano, dapprima nelle zone insulari italiane con le due isole maggiori che sperimenteranno un aumento del caldo torrido e di valori che solo nelle zone interne potranno lambire la fatidica soglia dei 40°C se non oltre.

Ma il vero sconvolgimento, se confermato, (ad oggi sia i modelli europei che l’americano VF3 il gfs per intenderci) ci fanno notare come a partire dalla giornata del 25 ma con enfasi tra 26 e 28 Giugno, possano manifestarsi le basi per una forte o fortissima ondata di caldo in alcune zone europee.

L’impianto appare proprio similare come nel 2003, quando l’entrata del caldo fu tramite una dinamica che vedeva un hp molto forte con geopotenziali elevati tra l’area marocchina, algerina e che si espandeva fin verso la Penisola Iberica, l’area francese e i settori del Mediterraneo centro-occidentale, per poi finir la sua corsa in Mittel Europa.

Questi erano i principali obiettivi della fornace che sconvolse con centinaia di vittime vari Paesi europei e che a giudicar dalle mappe, alcuni run sembrano voler ripercorrere la similare strada della massa caldissima africana.

Certamente dobbiamo esser prudenti, mancano ancora molti giorni, circa 6, e molte cose potrebbero cambiare, anche perchè alcune proiezioni dei giorni scorsi sono state a dir poco sconvolgenti e che sono state limate per fortuna almeno per il nostro Paese.

Ma volendo analizzare nello specifico alcuni run di VF3 o ECMWF, stamane concordi nell’onda africana di intensità almeno moderata-forte per le Regioni Centro-Settentrionali italiane, vediamo effettivamente al momento quali sarebbero i risvolti e le giornate peggiori.

A giudicare dalla media modellistica dei due migliori centri di calcolo mondiali la situazione dello spostamento dell’ondata di caldo sia per l’Italia che per alcune zone d’Europa potrebbe essere la seguente:

Tra 21 e 24 Giugno: si innalza l’hp sub tropicale nelle zone insulari, isoterme comprese tra una +20 e una +26 tra Sardegna e Sicilia.

Tra 24 e 27 Giugno: il fulcro dell’hp sub-tropicale tende a spostarsi verso il Mediterraneo occidentale, tra Spagna, Francia e Mittel Europa e zone oltr’alpi con valori di gpt e nella libera atmosfera ragguardevoli e localmente da record per il periodo.

Tra 27 e fine Giugno: la bolla caldissima tende a ruotare in senso orario e ad interessare il Centro-Nord Italia (picco tra 28 e 29) e poi si estenderebbe anche al resto d’Italia ma non sarebbe da record per il Sud e la Sicilia dove ricordiamo a tutti resta imbattibile il Giugno 2007.

Vedremo se sarà confermata tale dinamica intanto e per quanto riguarda le vere isoterme che verranno raggiunte bisognerà poi attendere i radiosondaggi, dove confermeranno o meno le proiezioni dei centri di calcolo.

Prendendo come veritiere quelle di VF3 o anche ecmwf, alcuni settori europei menzionati in questo articolo potrebbero davvero stabilire dei veri e proprio record sia mensili che assoluti qualora fosse realmente confermata la portata di questa ondata di caldo.

Infatti se già per alcune zone europee certe isoterme e geopotenziali sono rarissimi per la latitudine nella quale si trovano, figurarsi per Giugno, dove sarebbe inusuale vedere picchi così estremi in aree così a nord del Continente europeo.

Vedremo dunque nei prossimi giorni se verrà smentita o confermata tale portata, assodato che l’ondata di caldo è ormai certa almeno per molte zone mediterranee e Italia.

I run “follia” del modello americano: caldo epocale in arrivo nel comparto tunisino-algerino! E noi?

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Da alcuni run a questa parte il centro di calcolo internazionale GFS, mette in risalto come una forte ondata di caldo possa abbracciare le zone basso mediterranee a causa di una persistente anomalia dell’ITCZ più a nord di latitudine nel settore centro/occidentale.

In concomitanza del continuo affondo verso le zone atlantiche occidentali di saccature colme d’aria fresca in quota, ciò che si manifesterebbe entro la parte finale della 2^decade e gli inizi della 3^, sarebbe niente di meno che sua maestà africana.

Ci troviamo nel periodo più caldo dell’anno, tra la massima intensità dei raggi solari e con la fase di maturità stagionale e la maggior durata delle ore di luce fanno si che si abbiano le condizioni ideali per la genesi di forti ondate di calore.

Il mix che si crea ogni qual volta alcuni indici si incastrano a dovere, è senza dubbio da attenzionare, anche perchè a volte basta poco e le lingue di fuoco dal vicino Continente africano tendono a espandersi verso l’area mediterranea.

Al momento sulle carte del modello Global Forest Sistem prende piede quanto detto, dove passata questa moderata azione di caldo, a tratti intenso nelle zone insulari con valori che nelle aree interne lambiranno anche i 39-40° , specie tra domani e domenica, ci sarebbe una relativa pausa.

Una momentanea discesa avverrebbe tra le giornate di lunedì 16 sera o al più il martedì 17, fin verso giovedì 19, per poi riaffacciarsi il colosso africano in modo temibile nelle zone africane.

Sarebbe nel settore dell’Africa settentrionale la maggior espansione del mostro anticiclonico, dove i geopotenziali e le temperature sarebbero davvero infernali, al limite della sopportabilità (si parla di valori all’ombra sia chiaro)!

Ma il modello americano da alcune proiezioni mette in evidenzia come lungo il settore algerino/tunisino possa svilupparsi un’imponente e violentissima ondata di calore a caratura eccezionale, con isoterme che da più run sono viste accrescere in modo spaventoso alle varie quote.

Prendendo per esempio la quota di 850hpa (circa 1500 mt s.l.m.), il centro di calcolo vede una sorte d’inferno dantesco per tale settore, molto vicino alle nostre lande, con ragguardevoli temperature che lambirebbero valori di 33-34°C.

Tradotto al suolo temperature di eccezionale valore anche di oltre 50°C, e lo abbiamo appena visto qualche giorno fa col record africano stracciato, nella giornata del 5 luglio 2018, in Algeria, si sono misurati ben +51.3°C nella località di Ouargla.

Il record è stato frantumato e risaliva al luglio del 1961, ed era di +50.7°C,  stabilito nella località di Smara, in Marocco.

L’Africa settentrionale quest’anno è un forno come pochi precedenti nella storia

Quest’anno il settore centro/settentrionale del Continente nero è alle prese con ripetute azioni infuocate, esse sono sempre sotto osservazione per la vicinanza alle nostre lande, dov’è risaputo, specie nelle zone insulari e del meridione che possano arrivare non di rado eventi storici di caldo.

Un’annata eccezionale fu l’Agosto 1999 in Sicilia col record europeo, tutt’ora imbattuto di Catenanuova 48.5°C, ma anche il 2007 fu epico in ondate di caldo tremende per il Sud Italia.

Adesso cosa ci aspetta per il lungo termine?

Nelle nostre zone l’andamento termico proseguirà con un sali e scendi e si alterneranno delle ondate di caldo soprattutto nei settori del Centro/Sud e isole, da monitorare come detto quella che vede GFS, dove è vista in modo minaccioso la risalita dell’onda mobile africana infuocata dal 20 al 22 (2-3 giorni).

Trattasi ancora di un solo modello a veder tutto ciò, a discapito del suo collega prestigioso READING che non è concorde alla risposta africana di violenta entità, quindi ancora mancano circa 7 giorni e la tendenza seppur a un nuovo rialzo termico, non è ancor inquadrata verso questa soluzione così estrema.

Vedremo se nei prossimi giorni sarà GFS a spuntarla o il modello ECMWF.

Estate mediterranea, il caldo africano persistente da record è un lontano ricordo!

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Quest’Estate 2018 si conferma molto diversa da molte annate dell’ultimo ventennio, le quale sono state spesso governate dall’anticiclone africano con frequenti fiammate anche molto durature nel corso del trimestre estivo.

Questa al momento risulta più che normale in molte Regioni, a dire il vero anomala al Sud e Sicilia specie nelle zone costiere nel mese di Giugno, dove è piovuto a tratti anche in modo record.

Sotto il profilo termico invece abbiamo finora un andamento più contenuto nelle anomalie, le quali pur sempre in linea di massima sono positive, ma leggermente e non con scarti impressionanti o da record.

Adesso Luglio almeno nelle sue prime 2 decadi non avrà un hp africano duraturo, si prospetta solo una breve parentesi calda a tratti molto calda tra il 12-15 Luglio solo all’estremo Sud e parte del Centro, dove è attesa un’altra fiammata calda estiva in piena regola.

Niente di anomalo dunque, nel corso del trimestre di fiammate africane anche nel passato se ne potevano contare due o tre, localmente anche intense, mentre poi attorno o dopo metà mese è atteso un nuovo calo termico ovunque.

Il caldo tremendo dello scorso anno è un lontano ricordo, niente allarmi per ora sotto tale profilo, anzi, una gradevolissima Estate anche per merito della non stazionarietà di alcune figure bariche come per esempio la temuta “falla iberico/marocchina”.

Tale figura era molto deleteria, la quale faceva da continua calamita all’aria fresca atlantica e innalzava il temutissimo anticiclone africano nel Mediterraneo, apportando severe e durature fasi di caldo record, cosa che in quest’annata per il momento non si sta vedendo.

Estate dunque che procederà sotto le migliori soluzioni per gran parte del Paese, a tratti temporalesca al Nord, molto più stabile al centro/sud costiero in queste due decadi e più disturbata nelle aree interne delle zone appenniniche nelle ore centrali del giorno.

Al momento non si scorgono fasi di maltempo da rottura estiva, cosa che fa ben sperare per i vacanzieri delle Regioni centro/meridionali dove in via generale nell’arco di tale mese che è il più stabile dell’anno, potranno godere di buon turismo e vacanze gradevoli.

Ricordiamo a tutti che le previsioni sono una cosa, le tendenze a lungo termine un’altra, dove è impossibile sapere il tempo su scala ridotta a volte anche a 24 ore, figurarsi a 1 o 2 mesi di distanza.

Diffidate da chi emana bollettini mensili e allarmi di piogge devastanti o caldo allarmante a molte settimane di distanza, quella è meteo spazzatura!

 

Meteo lungo termine: Dall’Hp africano ai temporali violenti?

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Assodato ormai che l’anticiclone africano prenderà possesso dell’Italia e parte centrale del Mediterraneo, da alcuni run a questa parte il prestigioso centro di calcolo ECMWF, inglese, mette in evidenza come sia possibile un cedimento barico entro la fine della prima settimana di Luglio.

Sarebbe un ulteriore scacco matto con altro stop estivo, dopo un’ondata di caldo (localmente intenso ma non eccezionale, specie tra le isole e Sud), la quale prenderà possesso delle nostre Regioni dal 30 Giugno.

Reading conferma anche oggi quindi la visione improntata alla dinamicità e vede una goccia d’aria fresca in quota entrare in area italica per la traslazione dell’ex goccia fredda a Nord/Ovest della Penisola iberica verso la Francia (entro il 6-7 Luglio).

Essa, agganciata da nuovi apporti di vorticità positiva in uscita dal Nord Atlantico, si spingerebbe verso Sud/Est in direzione italiana, dove metterebbe fine alla normalissima e moderata ondata di caldo africano a suon di forti temporali, localmente violenti (periodo 8-9 Luglio).

Vedremo se confermare tale evoluzione anche nei prossimi giorni, ma di certo le novità non mancheranno.