Siamo alle soglie dell’Estate astronomica, che scatterà tra due giorni 21 di Giugno e terminerà il 23 Settembre, dove in questo periodo si ha la maggior insolazione e luminosità.
Questo è un periodo dove iniziano le dinamiche atmosferiche improntate all’innalzamento della Cella di Hadly, conosciuto come (itcz) in ambito meteorologico.
Questo quando si innalza ed è sopra media, accresce le possibilità che l’anticiclone africano possa espandersi verso Nord, raggiungendo anche il nostro Paese e le zone europee meridionali.
Ma l’anomalia vista soprattutto negli anni 2000, dove si sta raggiungendo il picco di frequenza e intensità delle masse d’aria caldissime e torride è ormai a livelli ragguardevoli con a capo il trimestre 2003, annata terribile per molte zone europee e italiane.
Proprio l’anomalia barica di quell’annata, che partì già dalla seconda parte della Primavera e perdurò per i mesi successivi, con pochissime pause, vide un anticiclone africano elevarsi con intensità e frequenza mai viste prima.
Paesi come Francia, Italia soprattutto del Centro-Nord e Mittel Europa, furono preda di assalti maestosi di un impianto anticiclonico epocale soprattutto per durata ma in alcune fasi anche per intensità.
Meno esposto invece fu il settore del Mediterraneo orientale e dei bassi settori balcanici e estremo Sud Italia, anche se fu caldissimo ma non estremo come nelle zone menzionate.
Detto questo, facendo un rapido amarco di allora e volendo solo analizzarne l’aspetto barico in generale medio di ciò che i modelli fisico-matematici ci elargiscono in questi giorni, come impianto la prossima ondata di caldo è riconducibile proprio come asse d’entrata a quella terribile annata.
Dal 22-23 Giugno si prospetta infatti l’innalzamento dell’hp africano, dapprima nelle zone insulari italiane con le due isole maggiori che sperimenteranno un aumento del caldo torrido e di valori che solo nelle zone interne potranno lambire la fatidica soglia dei 40°C se non oltre.
Ma il vero sconvolgimento, se confermato, (ad oggi sia i modelli europei che l’americano VF3 il gfs per intenderci) ci fanno notare come a partire dalla giornata del 25 ma con enfasi tra 26 e 28 Giugno, possano manifestarsi le basi per una forte o fortissima ondata di caldo in alcune zone europee.
L’impianto appare proprio similare come nel 2003, quando l’entrata del caldo fu tramite una dinamica che vedeva un hp molto forte con geopotenziali elevati tra l’area marocchina, algerina e che si espandeva fin verso la Penisola Iberica, l’area francese e i settori del Mediterraneo centro-occidentale, per poi finir la sua corsa in Mittel Europa.
Questi erano i principali obiettivi della fornace che sconvolse con centinaia di vittime vari Paesi europei e che a giudicar dalle mappe, alcuni run sembrano voler ripercorrere la similare strada della massa caldissima africana.
Certamente dobbiamo esser prudenti, mancano ancora molti giorni, circa 6, e molte cose potrebbero cambiare, anche perchè alcune proiezioni dei giorni scorsi sono state a dir poco sconvolgenti e che sono state limate per fortuna almeno per il nostro Paese.
Ma volendo analizzare nello specifico alcuni run di VF3 o ECMWF, stamane concordi nell’onda africana di intensità almeno moderata-forte per le Regioni Centro-Settentrionali italiane, vediamo effettivamente al momento quali sarebbero i risvolti e le giornate peggiori.
A giudicare dalla media modellistica dei due migliori centri di calcolo mondiali la situazione dello spostamento dell’ondata di caldo sia per l’Italia che per alcune zone d’Europa potrebbe essere la seguente:
Tra 21 e 24 Giugno: si innalza l’hp sub tropicale nelle zone insulari, isoterme comprese tra una +20 e una +26 tra Sardegna e Sicilia.
Tra 24 e 27 Giugno: il fulcro dell’hp sub-tropicale tende a spostarsi verso il Mediterraneo occidentale, tra Spagna, Francia e Mittel Europa e zone oltr’alpi con valori di gpt e nella libera atmosfera ragguardevoli e localmente da record per il periodo.
Tra 27 e fine Giugno: la bolla caldissima tende a ruotare in senso orario e ad interessare il Centro-Nord Italia (picco tra 28 e 29) e poi si estenderebbe anche al resto d’Italia ma non sarebbe da record per il Sud e la Sicilia dove ricordiamo a tutti resta imbattibile il Giugno 2007.
Vedremo se sarà confermata tale dinamica intanto e per quanto riguarda le vere isoterme che verranno raggiunte bisognerà poi attendere i radiosondaggi, dove confermeranno o meno le proiezioni dei centri di calcolo.
Prendendo come veritiere quelle di VF3 o anche ecmwf, alcuni settori europei menzionati in questo articolo potrebbero davvero stabilire dei veri e proprio record sia mensili che assoluti qualora fosse realmente confermata la portata di questa ondata di caldo.
Infatti se già per alcune zone europee certe isoterme e geopotenziali sono rarissimi per la latitudine nella quale si trovano, figurarsi per Giugno, dove sarebbe inusuale vedere picchi così estremi in aree così a nord del Continente europeo.
Vedremo dunque nei prossimi giorni se verrà smentita o confermata tale portata, assodato che l’ondata di caldo è ormai certa almeno per molte zone mediterranee e Italia.