La fortissima ondata di caldo si accenna ad entrar nel vivo, nella sua massima potenza entro i prossimi 4 giorni, ma il dopo resta molto probabilmente un rebus per alcune zone.
C’è da dire che con un itcz cosi alto, le zone del Sud potrebbero non risentire di veri affondi instabili, con dei peggioramenti in media più probabili al centro/nord, entro la fi ne della 1^decade.
Differentemente invece, saranno le aree alpine, il Nord e localmente parte del centro/adriatico, le uniche zone dove qualche passaggio di qualche “coda “dei fronti potrebbe arrecare dei fenomeni.
Essi, viaggiando più a nord di latitudine nell’Europa centro-settentrionale, ogni tanto potrebbero lambire le aree centro/settentrionali, mentre il Centro-Sud e soprattutto le aree insulari saranno un pò troppo a sud di latitudine per avere delle possibilità.
Il tutto mentre calerà almeno un pò la grande calura in tutta Italia, a partire dal 9-11 Agosto, gradatamente anche al Sud ne sarà fuori.
Aria meno calda, ma pur sempre in un contesto pienamente estivo con tendenza a lunghissimo termine di stazionarietà della situazione, molto probabilmente poco dinamica, almeno fino a tutta la 2^decade del mese (probabilità crescente man mano che si scende verso Sud).
Il rischio è quindi che ci si imbatta in un’Estate dura a morire quest’anno, con anomalie mostruose a fine trimestre in tutto il Mediterraneo, che solo gradatamente si potranno riassorbire in parte per via dell’invecchiamento stagionale e fisiologico di una Stagione che ha mostrato la sua forza sin da Giugno.
Con questo ci spingiamo nel campo delle ipotesi (tendenze che hanno poca affidabilità e che vanno confermate), dove la situazione appare “semi bloccata” ed eventuali rinfrescate, con qualche accenno instabile sarebbero l’eccezione e non cambierebbero di molto lo scenario neppure nel mese prossimo.